Le radici
Questa storia inizia nel 1974, guardavamo ancora la TV in bianco e nero.
Allora agli apprendisti “occhialari” veniva insegnato come fare gli occhiali completamente a mano. Con la lima, a ritoccarli, a rifinirli con la tela fine, a curare gli accoppiamenti, a montare le cerniere con i chiodini ribattuti, a definire la calzata. Le aste venivano passate con il raschietto per togliere gli spigoli e ruote, ruote, tante ruote (in panno) per lucidare a specchio le montature.
Una fatica immane ma alla sera, alla fine del lavoro, eravamo soddisfatti per aver imparato qualcosa ed aver messo del nostro su ogni montatura. Una volta imparato a lavorare a mano, si passava ai pantografi per tagliare e sagomare i frontali, alle animatrici per animare le aste, alle altre macchine per piegare i nasi, per sagomare le alette.
Il sabato chi voleva ed aveva passione per questo lavoro poteva recarsi in azienda a sperimentare soluzioni e tecniche diverse. Furono anni intensi dove si inventavano e miglioravano le lavorazioni, continuamente. L’acetato si presta molto ad essere lavorato, incollato, ritoccato, plasmato, modificato.
Dandy’s nasce dalla passione e dall’esperienza acquisita in oltre 45 anni di lavoro; dalla voglia di fare gli occhiali in maniera serena e piacevole.
Ricordo e ridipingo quei tempi dove la passione per quel tipo di lavoro aveva tonalità più forti del mero guadagno. Poi ad un tratto sono arrivate le nuove tecnologie, l’elettronica, i centri di lavoro a controllo numerico che aumentavano notevolmente la capacità produttiva dell’azienda. La fatica fisica sul lavoro è giustamente svanita. Le lavorazioni si sono standardizzate, appiattite. Si cambia la forma ma le fresature sono sempre uguali. Tutto viene fatto con l’automazione più spinta, il tempo per produrre un occhiale si è ridotto drasticamente. Le montature vengono lucidate a vernice; sparisce la setosità al tatto dell’acetato naturale.